IL CONTRIBUTO MEDICO LEGALE NELLA REALTÀ ORGANIZZATIVA OSPEDALIERA
- Autori: ZERBO Stefania; BILOTTA Clio; PERRONE Giulio; MALTA Ginevra; LA SPINA Corinne; GUADAGNINO Daniela; TULLIO Valeria; ARGO Antonina
- Anno di pubblicazione: 2021
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/662105
Abstract
Il fenomeno della violenza sessuale continua a costituire una delle piaghe più profonde della società umana, cristallizzato nel tempo, immutabile, nonostante il continuo dinamismo socioculturale e indipendente dal grado di evoluzione. Difatti, i dati epidemiologici di tale fenomeno continuano ad essere allarmanti, come evidenziato dal rapporto OMS del 2018, che ha evidenziato come una donna su tre rimanga vittima di violenza sessuale. Le problematiche diagnostiche riguardano la necessità di intervento di specialisti medico-legali, dotati di adeguata expertise, nonché rigore metodologico, che consenta loro di dirimere eventuali fattori confondenti, patologici o meno, e relativi a varianti anatomiche o infezioni o patologie, non correlate ad una esperienza di violenza sessuale. La prevenzione delle violenze sessuali richiede, pertanto, un’adeguata strutturazione di campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione e aggiornamento del personale socio-sanitario e sanitario, l’attuazione di una rete antiviolenza loco-regionale, periferica, che modulata da una struttura nazionale, centrale, elabori una procedura operativa standardizzata e ne verifichi l’applicazione; risulta altresì necessario il coinvolgimento di diversi profili professionali in collaborazione multidisciplinare, dotati di adeguata expertise, rigore metodologico nella raccolta e conservazione delle prove e prudenza interpretativa dei dati biomedici. L’indagine volta ad accertare la violenza sessuale risulta, inoltre, particolarmente complessa nei minori, soprattutto se il range temporale tra evento e visita clinica risulta eccessivamente dilatato o in caso di negatività , aspecificità del reperto obiettivo.