Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

GIOELE ZISA

“La dea lussureggiante entrò nella camera da letto”. Le nozze divine nella Mesopotamia antica

Abstract

Le teogamie sono tra i rituali più noti nella Mesopotamia del I millennio. Tra queste vanno menzionate le nozze tra Marduk e Zarpanitu a Babilonia, Aššur e Mulissu ad Assur, Šamaš e Aya a Sippar, Anu e Antu a Uruk. Gli studiosi purtroppo non sono in grado di ricostruire, a causa della lacunosità delle fonti, le varie fasi delle cerimonie nuziali. Tuttavia, un’eccezione è rappresentata dalle nozze di Nabû e Tašmetu che avevano luogo nella città di Kalhu nel periodo neo-assiro, in particolare durante i regni di Esarhaddon e Assurbanipal (VII secolo a.C.). Le fonti primarie relative a questa teogamia sono tre lettere scritte da alti sacerdoti del tempio di Nabû a Kalhu, un’opera poetico-amorosa in dialetto neo-assiro in forma di dialogo tra il dio e la paredra e un inno di Assurbanipal alla coppia divina. Attraverso uno studio incrociato delle fonti, è possibile in linea generale ricostruire l’intera cerimonia nuziale, la quale prevedeva processioni delle statue delle divinità fino alla loro dimora, e in particolare fino alla camera da letto situata nelle parti interne del tempio, pasti sacrificali, e una successiva processione dalla camera da letto, dove le divinità avevano trascorso diversi giorno insieme, fino al giardino.