I LIVELLI BASALI DI ANSIA NEI PAZIENTI CARDIOPATICI IN ATTESA DI PROCEDURE CARDIOCHIRURGICHE O INTERVENTISTICHE
- Autori: GALULLO, F; ZANGLA, D; RUSSO, G; TRAINA, M
- Anno di pubblicazione: 2008
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Parole Chiave: Ansia, Malattie cardiovascolari, Attività fisica
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/37074
Abstract
Al fine di pianificare dei programmi per la salute della popolazione anziana che includano interventi di tipo educativo, psicomotorio e sociali, è importante studiare come alcuni fattori psicologici possano ridurre i livelli di attività quotidiana o aumentare il rischio di sviluppare una malattia. L’attività fisica può ridurre l’ansia ed anche prevenire il rischio di malattie cardiovascolari, per cui in questa ricerca abbiamo rilevato i livelli di ansia in pazienti cardiopatici prima di effettuare una procedura cardiochirurgia o di rivascolarizzazione coronaria percutanea. Abbiamo utilizzato la forma Y dello State-Trait Anxiety Inventory. Da questo test si ottengono due punteggi diversi che indicano il livello di ansia che il soggetto percepisce in una data situazione (A-Stato), ed il livello di ansia che percepisce abitualmente nella vita quotidiana (A-Tratto); abbiamo considerato questi due punteggi rispettivamente come misure del livello di ansia situazionale e del livello abituale di ansia. I dati sono stati analizzati sia per il totale dei soggetti, sia per due gruppi dividi in base al genere d’appartenenza. Sono stati analizzati 61 soggetti (19 donne; 42 uomini), di età media di 58 ± 10. I punteggi di A-Stato e di A-Tratto sono risultati significativamente superiori nelle donne rispetto agli uomini (rispettivamente 49 ± 11,9 vs 41,2 ± 9,2, p <0.0007 e 50 ± 9,9 vs 39,3 ± 9,5, p <0.0001), e ciò potrebbe indicare una sostanziale diversità di genere non solo nel significato che uomini e donne attribuiscono alla situazione, ma anche nella valutazione delle proprie risorse interne.