La s-maniera di Nicola Samorì. Riscritture e cancellazioni contemporanee
- Autori: Vannoni, Mirco
- Anno di pubblicazione: 2022
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/604515
Abstract
L’obiettivo principale di questo contributo è indagare il rapporto tra produzione artistica e operazioni di riscrittura e cancellazione in riferimento al lavoro di Nicola Samorì. Partendo infatti da una puntuale riproduzione di opere del passato, l’artista esprime il suo fare concettuale attraverso specifiche manomissioni della materia pittorica, che confluiscono in una resa tridimensionale – quasi scultorea – delle sue opere. Si tratta di azioni distruttive, operate sul supporto pittorico, leggibili come veri e propri meccanismi enunciazionali che caratterizzano il fare concettuale dell’artista. In questo contributo, l’opera “Valle umana (Malafonte)” esposta alla galleria EIGEN + ART di Berlino consentirà, come «objet théorique», una riflessione puntuale su tali strategie enunciative che articolano il senso dell’opera. In questo grande affresco (515 x 380 cm) vengono riproposte, su un’unica superficie, le opere di Agnolo Bronzino realizzate per la Cappella Eleonora di Palazzo Vecchio a Firenze. Una peculiare sintassi visiva, un rimontaggio, che avviene per condensazione delle varie narrazioni e dei vari tempi delle Storie di Mosè e risultante in un’opera che richiama anacronisticamente il manierismo del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti. Una s-maniera, sarebbe però più corretto dire, per quanto riguarda l’opera di Samorì. L’artista contemporaneo opera, infatti, sia una cancellazione dei volti delle rappresentazioni del Bronzino, sia un’erosione del “motore” della macchina michelangiolesca, la figura serpentinata del Cristo, al posto del quale troviamo una macchia nera al centro del dipinto. Con un approccio che si propone di tenere insieme semiotica della cultura e teoria dell’arte, rifletteremo sulla tensione tra riscrittura di opere del passato e la loro parziale cancellazione, sulle modalità che cooperano alla messa in forma dell’universo semantico e sugli effetti di senso che vengono implicati da tali operazioni.