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MARIA GABRIELLA VERSO

STUDIO MULTICENTRICO IN NETWORK DI CENTRI UNIVERSITARI ITALIANI SULLA PREVALENZA DELL’INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE (ITBL) IN STUDENTI DI AREA SANITARIA E MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA

  • Authors: Monica Lamberti, Massimo Corradi, Gugliemo Dini, Vittorio Lodi, Valentina Marchese, Alberto Matteelli, Alfredo Montecucco, Vincenzo Nicosia, Giantommaso Pagliaro, Donatella Placidi, Alborz Rahmani, Giovanni Sotgiu, Maria Gabriella Verso, Paolo Durando
  • Publication year: 2021
  • Type: Abstract in atti di convegno pubblicato in rivista
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/521705

Abstract

Introduzione. La tubercolosi (TB) rappresenta ancora oggi un problema di salute pubblica a livello globale. Sebbene l’incidenza mostri ampie differenze geografiche, la TB rappresenta una delle più importanti cause di morte e quella principale da singolo agente infettivo (3). Si stima che un terzo della popolazione mondiale risulti infettata in forma latente da ceppi di Mycobacterium tuberculosis. L’infezione tubercolare latente (ITBL) e la TB costituiscono ancora oggi, un rischio professionale per gli operatori sanitari e soggetti a questi equiparati, quali studenti che svolgono attività formativa professionalizzante in ambito assistenziale. La maggior parte dei casi di malattia attiva di origine occupazionale negli operatori sanitari si verifica quando il rischio di ITBL è sottostimato e i programmi di sorveglianza e controllo della TB risultano deficitari (1). Obiettivi. Il presente studio multicentrico italiano ha l’obiettivo di valutare la prevalenza dell’ITBL e identificare i fattori di rischio associati medici in formazione e in studenti di area sanitaria sottoposti a sorveglianza dell’ITBL presso diversi Ospedali universitari italiani. Metodi. Nel periodo gennaio 2016 - dicembre 2020, un campione di n=12.725 studenti è stato inserito in programmi di sorveglianza dell’ITBL nei Centri clinici di Bologna, Brescia, Genova, Napoli (L. Vanvitelli), Palermo e Sassari. Tali programmi prevedevano l’utilizzo del TST come esame di primo livello, come raccomandato dal Ministero della Salute e, in caso di positività, di un test di conferma basato sull’Interferon-gamma release assay (IGRA). Il TST basale è definito come positivo con un diametro d’indurimento cutaneo ≥10 mm (2). I soggetti positivi ai test diagnostici in assenza di segni e sintomi clinici di TB attiva sono stati considerati come soggetti con ITBL. I soggetti con ITBL sono stati sottoposti a radiografia del torace e a consulenza specialistica di II livello. Risultati e Conclusioni. La preliminare analisi dei dati, attualmente in progress, ha rilevato una prevalenza di cutipositività al TST del 1.8% nella popolazione dello studio, con una diagnosi di ITBL confermata con IGRA pari allo 0.4%. La popolazione arruolata era formata per la maggior parte da soggetti di sesso femminile (60.6%) con un’età media di 23 anni, mentre solo il 2.1% aveva effettuato la vaccinazione antitubercolare (BCG). I risultati dell’indagine dimostrano una bassa prevalenza dell’ITBL nella popolazione in studio e confermano quanto osservato in analoghi studi per quanto riguarda le condizioni e i fattori associati all’infezione. Programmi di sorveglianza e trattamento dei casi di ITBL in operatori sanitari e soggetti equiparati hanno lo scopo di minimizzare il rischio di trasmissione nosocomiale del micobatterio, rappresentando strumenti fondamentali per il controllo della TB particolarmente in Paesi a bassa incidenza, quali l'Italia