La costruzione muraria ad Alcamo nell’espansione extra-moenia
- Authors: Vinci, C., Genova, E., Cacciatore, G.
- Publication year: 2021
- Type: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/510104
Abstract
Negli ultimi anni, il progressivo passaggio - non solo in ambito strutturale ma anche riguardo ai temi dell’efficienza energetica, della sicurezza antincendio e dell’accessibilità - da norme che prevedono un approccio prescrittivo a norme di tipo prestazionale ha contribuito a demolire il preconcetto di un’inadeguabilità, se non a costo di interventi incongrui o economicamente non sostenibili, del patrimonio edilizio storico rispetto alle istanze di sicurezza, benessere e fruibilità. Questo preconcetto, spesso generato ed alimentato più da una non approfondita conoscenza della costruzione storica che da presupposti fondati, ha contribuito all’abbandono ed al conseguente degrado di gran parte del patrimonio edilizio dei nostri centri storici, in particolare di quelli caratterizzati dalla presenza diffusa di edilizia considerata “minore”. Solo in tempi recenti, il riconoscimento del binomio identità-qualità come fondamento per una valorizzazione compatibile del patrimonio costruito, ha indirizzato ed incentivato la ricerca, riportando anche l’attenzione dei progettisti e degli operatori sulla necessità di una valutazione accurata delle prestazioni, spesso inattese, fornite da materiali ed elementi tecnici che informano anche l’architettura storica di base. Ad Alcamo - sia nel centro più antico che nella città extra moenia, sulla quale questo saggio si sofferma con maggiore attenzione - i caratteri peculiari del costruito storico sono soprattutto riferibili all’inconsueta, in ambito siciliano, disponibilità in situ del travertino ed al suo uso sapiente ed intensivo. Se infatti la costruzione in pietra, in relazione alle strutture in elevazione verticali ed orizzontali, è declinata secondo i principi ed i canoni ricorrenti in molti dei centri siciliani, la presenza di specificità ed elementi di originalità - derivanti dalle specifiche caratteristiche del materiale lapideo disponibile - dimostrano come gli elementi tecnici vengono ottimizzati anche attraverso un’attenta differenziazione nell’uso dei diversi tipi di travertino.