Immigrati in contesti fragili, tra conflitti latenti e limiti delle politiche locali di accoglienza
- Autori: Todaro, V
- Anno di pubblicazione: 2014
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/106207
Abstract
Negli ultimi 30 anni le regioni del Sud d'Italia stanno registrando notevoli cambiamenti fisici, sociali ed economici che delineano il profilo territoriale di nuove ed eterogenee forme post-metropolitane nelle quali si registra una elevata presenza di popolazione straniera. In Sicilia, in particolare, la concentrazione degli immigrati nella grande città capoluogo (Palermo) e la dispersione territoriale nei piccoli comuni nell’area sud-orientale restituiscono un “mosaico sociale ristrutturato” (Soja, 2000). Tale condizione è al tempo stesso, rispetto alla scala globale, il risultato dei fenomeni di deterritorializzazione e riterritorializzazione del capitale e del lavoro e, rispetto alla scala locale, l’esito di fenomeni di ibridazione, che determinano spesso condizioni di conflittualità, in termini sociali (forme di ingiustizia) e spaziali (marginalizzazione e segregazione), nelle città e nei territori, ponendo nuove sfide per gli strumenti di pianificazione, spesso non adeguatamente aggiornati.