Morfologia estetica
- Authors: Tedesco, S
- Publication year: 2010
- Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Key words: estetica, morfologia, evoluzionismo
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/53319
Abstract
Il presente studio mira ad esaminare alcuni sviluppi del dibattito morfologico novecentesco, indagando sulle relazioni fra estetica, antropologia, filosofia della natura. Se infatti già la nascita settecentesca dell’estetica moderna, con gli incroci tematici di cui essa si sostanzia nel dibattito sulla funzione delle tecniche e dell’arte in senso moderno, sulla natura e la destinazione dell’uomo, e nel progressivo sviluppo delle scienze della vita sino alla nascita della biologia, offre spazi inediti alla costruzione di una scienza della forma, una morfologia appunto nel senso attribuito a questo termine da Goethe, è però nel Novecento che gli sviluppi di una morfologia estetica vengono a incrociare snodi decisivi della riorganizzazione contemporanea dei saperi, come si intende mostrare in alcuni scorci salienti analizzando gli ultimi esiti teorici della riflessione di Edgar Wind in terra tedesca, confrontando tali esiti con l’elaborazione da parte di Viktor von Weizsäcker di un modello teorico di unità della natura a partire da una radice morfologica per più versi analoga, e pervenendo al confronto con alcuni aspetti del pensiero evoluzionistico, e specialmente con l’opera di Rupert Riedl, probabilmente il più autorevole esponente del pensiero morfologico contemporaneo. Infine, tramite l’analisi delle nozioni di ordine e vincolo (Bürde) da parte di Riedl, si offrirà la possibilità di dipanare alcune delle relazioni e delle alternative fra discorso antropologico, referente biologico, morfologia estetica.