Il turismo nel territorio aperto e la programmazione inconsapevole
- Authors: TRAPANI F
- Publication year: 2004
- Type: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/33643
Abstract
Il saggio mette in evidenza gli aspetti critici della implementazione di una mappatura dei fenomeni di turismo sostenibile che possono essere annoverati come appartenenti al turismo relazionale integrato. ciò alla luce dei contributi scientifici sui beni relazionali in economia e sulla pianificazione territoriale sostenibile. Nello scenario dei mutamenti territoriali sono presenti da diversi anni gli esiti di diverse tipologie attività che, dal punto di vista teorico, discendono da riflessioni e studi specifici su fenomeni di sviluppo locale distrettuali (Becattini, 1987, 1989) e soprattutto delle teorie del marketing territoriale che derivano principalmente dalle discipline economiche (Kotler et al., 1992, 1993, 1999; Caroli, 1999, Valdarani e Ancarani, 2000) anche se non mancano contributi che testimoniano l’interesse per i fatti strutturali delle economie locali da parte dei pianificatori territoriali (Camagni, 1994; Magnaghi, 2000). Su tutte le questioni da affrontare emergono sullo sfondo gli innumerevoli contributi analitici sulla globalizzazione e le posizioni critiche nei confronti delle retoriche sullo sviluppo (Rist, 1996; Hirsh, 2001) e le implicazioni del marketing e della globalizzazione nei confronti delle città (Golfetto, 1996; Morandi, 1993; Sassen, 1997). Sulla base di questi riferimenti è possibile scorgere una possibilità , seppur talvolta tratteggiata come residuale, perché le comunità locali possano sopravvivere allo incontro/scontro con la dimensione globale. Il turismo è uno dei settori del terziario dove le problematiche sociali e culturali sono del tutto evidenti proprio a partire dal Mediterraneo (Cassano, 1996). Le politiche regionali nel Mezzogiorno trovano possibilità di sperimentare le teorie dello sviluppo in senso sostenibile nei modelli comunitari della programmazione negoziata territoriale mentre le amministrazioni comunali possono giovarsi della recente e rodata (da almeno dieci ani) programmazione complessa. Nel contributo che segue vengono messi in luce i possibili riferimenti operativi per collocare opportunamente le politiche di TRI nei distretti relazionali proposti nella lettura di Motris.