Maredolce: una centralità nuova nella porta meridionale di Palermo
- Authors: TRAPANI FERDINANDO
- Publication year: 2014
- Type: Prefazione/Postfazione (Prefazione/Postfazione)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/104129
Abstract
I beni culturali sono la ricchezza reale di ogni territorio ed in particolare delle città storiche costituendo parte integrante della identità storica e documentaria e rappresentando una chiave di lettura della realtà sociale in cui sono integrati, da quelli puramente culturali a quelli economici e di promozione dello sviluppo complessivo del territorio. Attorno ad essi è possibile costruire turismo ed attività produttive, nel rispetto della compatibilità dei contesti ed a partire dalla mutua azione e riflessione pedagogica dell’apprendimento circa i valori presenti nel gioco urbano. A Palermo - Brancaccio in proposito, molto è stato già fatto nel conoscere, far conoscere e salvaguardare il patrimonio culturale che abbiamo ereditato, per valorizzarlo, fruirlo consapevolmente e farlo percepire eredità di civiltà . L’azione di forte sensibilizzazione operata sul territorio ha portato ad un elevato livello di consapevolezza delle azioni da intraprendere per ridare potenzialità di sviluppo all’area. L'obiettivo è agire nell’ordinario delle conoscenze minute delle cittadinanza per animare e condividere la consapevolezza della possibilità di sviluppo del quartiere Brancaccio, noto solo come cuore pulsante della mafia a Palermo, prospettando futuri desiderabili a partire dall'uso sostenibile dei beni culturali ed ambientali. Il contributo contiene una ricostruzione sintetica della principali trasformazioni urbane del tessuto urbano e dei lavori svolti dall'Università di Palermo per animare la partecipazione cittadina attraverso le scuole verso la costruzione di una visione condivisa dei principali bisogni percepiti da diverse categorie di residenti e di operatori. Sono stati individuati i segni distintivi del paesaggio urbano nel tentativo di rintracciare le possibile strutture di senso per esaltare le qualità dell'abitare presenti in una quantità e qualità inattesa.