rec. a N. De Vita, Ã’mini
- Authors: SPALANCA LAVINIA
- Publication year: 2011
- Type: Recensione in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/366729
Abstract
È quasi un rito esorcistico, un tentativo di scongiurare la morte l’ultimo libro di Nino De Vita, vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 2012. Un libro di racconti in versi, per meglio precisare, e non una silloge poetica, giacché narrativa è la vocazione dell’autore marsalese, sapiente distillatore di «cùntura», attento ricercatore di storie. Una vocazione attestata da quest’ennesimo tassello del suo Bildungsroman in versi, ma con una differenza vistosa rispetto alla precedente trilogia di "Cutusìo", "Cùntura", "Nnòmura". Ad essere rievocato in questo caso è un capitolo fondamentale dell’autobiografia poetica devitiana: la sua formazione d’artista, scandita dagli incontri con un formidabile cenacolo letterario.