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LAVINIA SPALANCA

Memoria e invenzione ne “Il paese dei mezaràt” di Dario Fo. In: Tempo e memoria nella lingua e nella letteratura italiana

Abstract

L’autobiografia di Dario Fo, più che la memoria fedele dell’infanzia – il sottotitolo è infatti "I miei primi sette anni (e qualcuno in più)" – si configura come la ricreazione inventiva della propria avventura esistenziale. Pur non venendo mai meno il valore testimoniale dell’opera, essa risente dell’elaborazione fantastica dell’artista che, anziché ricostruire il tempo trascorso sul filo del ricordo, lo rivive sull’onda di una memoria inventiva.