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LAVINIA SPALANCA

Camillo Sbarbaro poeta e scienziato

Abstract

Poesia e scienza, lungi dal configurarsi come due monadi impenetrabili, rivelano ad un’attenta e non pregiudizievole lettura molteplici implicazioni. Specie nell’opera di Camillo Sbarbaro, raccoglitore e studioso di licheni per oltre trent’anni. Proprio la sua passione collezionistica è qui analizzata, secondo un’ottica intertestuale, in un dialogo a distanza con l’entomologia poetica di Guido Gozzano, accomunato al poeta ligure da un analogo interesse estetico-scientifico per la natura. Ne deriva l’individuazione di complesse simbologie, in una dialettica costante fra tenacia e precarietà dell’esistenza, oggettivati rispettivamente dal lichene e dalla farfalla. L’articolo è arricchito dalla riproduzione digitale di tre inventari lichenologici sbarbariani.