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LAVINIA SPALANCA

Il Mitologema materno nel "Rosario" di Federico De Roberto

Abstract

Il complesso della Grande Madre, uno degli archetipi della civiltà mediterranea, è all’origine di quel rapporto contraddittorio madre-figli che rispecchia la duplice funzione del mito: non soltanto colei che dà alla luce e rigenera, ma insieme trattiene e divora la prole. L’intrinseca ambiguità di questa figura ne giustifica la rappresentazione tragica offerta da De Roberto nel dramma "Il rosario". Al centro della pièce, pubblicata nel 1899, è una matriarca intransigente e dispotica che esercita sulle figlie un dominio incontrastato. L’esame semantico-mitico del testo svolge una duplice funzione: da una parte illuminare la complessa personalità derobertiana, che porta alla luce questa realtà simbolica in chiave demistificante e polemica nei confronti dell’oppressivo fantasma materno, dall’altra rintracciare il legame inestricabile fra mitologema materno e male mediterraneo.L'analisi del dramma derobertiano si avvale degli apporti della psicoanalisi junghiana, anche nella rilettura offerta dai suoi più recenti interpreti.