Riflessioni sulla pena di morte, da Cesare Beccaria a Victor Hugo
- Authors: spalanca lavinia
- Publication year: 2008
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/366179
Abstract
A partire da Victor Hugo le nuove generazioni di scrittori europei si sono confrontate con la grande eredità di Cesare Beccaria. L'articolo propone il confronto fra l'opera "Dei delitti e delle pene" dell'illuminista lombardo e un racconto poco noto di Victor Hugo, "L'ultimo giorno di un condannato a morte". Nella nuova coscienza romantica ad essere postulata è la frattura insanabile fra l'individuo e la società ; l'oggetto della rappresentazione non è più l'insieme dei delitti e delle pene, bensì l'orrore angoscioso dell'io. L'analisi della problematica è affrontata pertanto secondo un'ottica comparatistica.