Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

GUIDO SMORTO

Distribuzione del rischio e tutela dei diritti nel regolamento europeo sull’intelligenza artificiale: una rflessione critica

Abstract

Fin dalla sua presentazione, il nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale è stato oggetto di riflessioni critiche, soprattutto in ragione di un impianto complessivo giudicato da molti insufficiente a rispondere ai bisogni di tutela che derivano dal crescente impiego di sistemi di IA: divieti ridotti al minimo, semplici obblighi di trasparenza per i sistemi di IA che presentano rischi specifici di impersonificazione e inganno, un sistema di gestione del rischio di tipo documentale e rimesso ai diretti interessati. Un’attenzione decisamente minore è stata invece dedicata all’opzione, compiuta a monte dal legislatore Ue, di adottare un approccio basato sul rischio.Scopo del presente articolo è quello di focalizzare l’attenzione sulla scelta di fondo, che informa la logica complessiva dell’intero impianto normativo del regolamento e le regole di dettaglio che lo compongono, di disciplinare i sistemi di intelligenza artificiale attraverso la c.d. risk-regulation, e soprattutto di ragionare sulle ripercussioni di questa scelta sulla distribuzione dei benefici e delle perdite derivanti dall’impiego di sistemi di IA, formulando in chiusura alcune proposte interpretative volte a favorire una lettura del regolamento maggiormente orientata a considerazioni di tipo distributivo, e che dia spazio a quei bisogni di tutela che rischiano di trovare accoglimento solo in misura marginale nella disciplina in commento.