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CESARE SPOSITO

Modulo e modularità: declinazioni e scale applicative nella contemporaneità

Abstract

Si ilustrano saggi e ricerche che, seppur non esaustivi delle innumerevoli declinazioni assumibili dal modulo per affrontare, discretizzare e risolvere la complessità del costruito, ne evidenziano la natura multiscalare e la flessibilità concettuale e d’uso. Con le loro infinite scale applicative, ‘dal cucchiaio alla città’ (Rogers, 1952), il ‘modulo’ e la ‘modularità’ riemergono con forza nel nuovo Millennio e possono divenire paradigma a supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (UN, 2015) se associati ai temi della reversibilità e dell’accessibilità; in aggiunta le variegate declinazioni concettuali e strumentali del ‘modulo’ e della ‘modularità’ possono fornire supporto lungo l’intero ciclo di vita di un sistema, ottimizzandone le fasi ideative, produttive / realizzative e quelle di gestione del Paesaggio, della Città, dell’Architettura e dell’Industrial Design, consentendo il superamento di una visione statica e lineare del costruito attraverso ‘sistemi aperti’, ‘flessibili’, ‘adattivi’, ‘multiscalari’ e ‘sostenibili’ soprattutto quando gestiti mediante strumenti digitali intelligenti.