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ANDREA SCIASCIA

Limitare l'indicibile (tra parole e forme)

Abstract

L’articolo presenta una riflessione sulla interazione tra la “scrittura alfabetica” e la “scrittura architettonica” che diventa un tema centrale in occasione della periodica Valutazione Qualitativa della Ricerca. Questo ciclico processo valutativo ha dimostrato paradossalmente con continuità quanto, all’interno dei settori scientifico disciplinari della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Architettura del paesaggio e dell’Architettura degli interni, vi sia una complessiva sfiducia nel presentare alla VQR quel “prodotto”, cioè il progetto, che più dovrebbe caratterizzare il GSD CEAR 09/ABC. L’articolo quindi – oltre a riassumere alcune importanti opinioni e statistiche che costituiscono la base di partenza scientifica dell’argomento affrontato – individua quelle condizioni in grado di superare l’attuale situazione di stallo, prospettando quell’itinerario in cui il progetto di architettura torni ad essere lo strumento principale dell’attività di ricerca e quel protagonismo che in generale dovrebbe avere nello studio dell’Architettura.