Amare Palermo. Un ricordo di Salvatore Mario Inzerillo
- Autori: Sciascia,
- Anno di pubblicazione: 2017
- Tipologia: Prefazione/Postfazione (Prefazione/Postfazione)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/249455
Abstract
Ripubblicare, a distanza di oltre tre decenni, in un unico volume "Urbanistica e società negli ultimi duecento anni a Palermo", di Salvatore Mario Inzerillo, potrebbe apparire come il frutto di un’azione nostalgica. Una sorta di riconoscimento, di omaggio post mortem, a un docente al quale molti degli attuali professori del Dipartimento di Architettura, prima studenti della Facoltà , sono rimasti legati. Riconosco che l’aspetto affettivo è presente però è marginale nella mia decisione di volere ripubblicare i due volumi e, su tale necessità , dare avvio alla nuova collana D’Arch Reprint. Scrivo in termini di necessità , di bisogno, perché ho sempre pensato, da quando ho avuto modo di conoscere i due Quaderni, che questi andavano maggiormente diffusi e quindi ripubblicati. Il perché di tale esigenza è legato al fatto che, dal mio punto di vista, nessuno, sino a oggi, ha raccontato così bene la storia urbana di Palermo dal 1778, anno dell’addizione del Regalmici, sino al 1962. Inoltre, ritengo che anche gli ultimi quarant’anni siano illuminati dalle parole di Inzerillo. A distanza di anni da quella prima lettura da allievo della Facoltà di Architettura - ancora in quegli anni l’unica della Sicilia - la ricerca di Inzerillo mi sembra sempre più la storia dei punti di vista e delle sensibilità , spesso del tutto assenti, con cui è stata letta, interpretata e progettata Palermo fornendo, al contempo, un ritratto altrettanto preciso dei suoi abitanti. Tale esattezza deriva dal modo in cui sono restituiti i lineamenti di quelli che hanno tradito la città da chi ha cercato - oggi è facile sostenerlo non riuscendoci - di salvarla.