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ANDREA SCIASCIA

Decoro

Abstract

La mostra dei progetti degli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Palermo è la circostanza che permette ad Andrea Sciascia di proporre un breve résumé sulla condizione odierna di Palermo. La sintesi è tracciata partendo dal confronto fra il libro più recente sull’architettura contemporanea a Palermo di Matteo Iannello e Glenda Scolaro rispetto a quello più vetusto, ma tuttora validissimo, di Gianni Pirrone. Sciascia dimostra come poche, in termini quantitativi, siano le opere aggiunte dai due giovani studiosi rispetto a quello censite e commentate da Pirrone. Da questa evidenza, l’assoluta penuria di architetture significative negli ultimi decenni, sarebbe facile tratteggiare un ritratto sconfortante della città e della sua atavica inazione. In effetti, Palermo ha affidato il suo sviluppo a edifici senza alcun valore architettonico e, contemporaneamente, il suo suolo è stato frantumato all’infinito da nuove arterie stradali, senza nessuna qualità urbana. Capovolgendo l’immagine sconfortante, Sciascia individua negli spazi interstiziali e irrisolti della città contemporanea, compresi tra strade e edilizia, un grande potenziale dal quale ripartire, attraverso lo strumento del progetto di architettura, per raggiungere il decoro della città.