Timeo danaos et dona ferentes
- Autori: SCIASCIA, A
- Anno di pubblicazione: 2013
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/93244
Abstract
La presentazione della collana della Flaccovio editore “Architetti in Sicilia” fornisce l’occasione ad Andrea Sciascia per costruire un breve affresco sull’architettura dell’Isola dal XVI al XX secolo. Attraverso i lavori monografici di Giuseppe di Benedetto su Carlo Giachery, di Ettore Sessa su Ernesto Basile, di Erik Neil su Tomaso Maria Napoli, di Andrea Maglio su Friedrich von Gärtner, di Marco Nobile su I Gagini, si compone un quadro complessivo che testimonia l’importanza e il ruolo svolto dagli architetti e dalla architettura siciliana in ambito nazionale e internazionale. Il punto più alto di questo ritratto è il progetto e la realizzazione della Camera dei deputati di Ernesto Basile e il successivo e quasi repentino ripiegamento del’architettura siciliana su se stessa fra la prima e la seconda guerra mondiale. Nel costruire tale sintesi critica, l’autore mette in relazione la realtà architettonica e accademica di Palermo con le epocali trasformazioni politico-sociali che attraversano l’Italia tra XIX e XX secolo. E pur con qualche decennio di ritardo, Sciascia registra come nel periodo successivo all’Unità di Italia, secondo le affermazioni di Eugenio Di Rienzo contenute nel libro Il Regno delle Due Sicilie e le potenze europee, alla crisi economica dell’Italia meridionale sia seguito un arretramento nella ricerca architettonica siciliana a livello nazionale e internazionale.