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LAURA RESTUCCIA

Cesare Pavese nel tiro alla fune: americanismo e antifascismo due miti da sfatare

Abstract

La critica e l’opinione pubblica hanno spesso definito Cesare Pavese come pioniere in Italia dell’americanismo e come convinto antifascista. Queste due etichette hanno visto Pavese conteso tra rivendicazioni orgogliose di appartenenza alla Sinistra e violente accuse di fiancheggiatore del regime. Il difficile rapporto che Pavese ha vissuto nei confronti della parentesi storica che ha attraversato – il regime, la guerra, la Resistenza – ha innescato nella sua fragile personalità paure, dubbi e incertezze che esigevano una scelta di campo difficile da assumere per chiunque si sia trovato a vivere in quegli anni. Pavese non perseguiva idee politiche ma più semplicemente, ma non semplicisticamente, la necessità di ribaltare e trasformare profondamente la società italiana. Cercando l’uomo, e soprattutto ‘se stesso’, e in perenne conflitto interiore e sociale, Pavese ha coltivato sogni, immagini e miti, militando senza pregiudizi per un mondo migliore, per come ha saputo farlo.