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DANIELE RONSIVALLE

L’architettura contemporanea in Sicilia nel secondo Novecento. Generare città e territori in evoluzione

Abstract

Dalla Seconda guerra mondiale agli anni 2000, numerosi maestri dell’architettura contemporanea hanno contribuito alla costruzione dei nuovi paesaggi siciliani con le loro opere. Questi luoghi sono diventati parte di un paesaggio mutevole e del multiforme processo di generazione del paesaggio. Tuttavia, durante questo cinquantennio, il capitalismo imperfetto e divoratore di risorse ha portato alla distruzione di molti paesaggi esistenti, e le politiche di protezione e conservazione hanno spesso comportato un processo di musealizzazione che ha cristallizzato il paesaggio storico in contrasto con la trasformazione contemporanea. Come è noto, nel 2000, la Convenzione europea sul paesaggio ha adottato una nuova definizione comune del paesaggio, integrando un’ampia serie di approcci culturali e temi disciplinari. Partendo dal presupposto che l’architettura contemporanea e i progetti urbani possono generare paesaggi di alta qualità, questo contributo indaga il legame tra l’architettura e il paesaggio. Utilizzando la procedura di catalogazione proposta dal Ministero e aggiungendo una metodologia di valutazione della qualità degli edifici e dei progetti urbani, il lavoro svolto nella catalogazione svolta dal gruppo di ricerca dell’Università di Palermo ha prodotto un avanzamento su come l’architettura e i progetti urbani della seconda metà del XX secolo dovrebbero essere offerti come una componente dinamica della pianificazione degli insediamenti umani sostenibili nell’ambito di SDG11 “città e comunità sostenibili”.