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ANTONELLO RUSSO

Il ponte come porta di pace

Abstract

L’architettura del ponte materializza l’unione tra identità finite e distinte. Esso dispone nello spazio fisico un segno lineare rivelando, nell’attraversamento di una soglia, la presenza di una porta protesa verso l’infinito. Ponte e porta costituiscono, insieme, un ossimoro complementare. Essi ribadiscono la demarcazione netta di un confine attribuendo, contestualmente, importanza alla connessione. Il disegno riporta una barra lineare, posizionata al centro della scena, come collegamento solido tra terre un tempo unite e adesso distanziate da un abisso nero. Nel collegarle essa fissa la misura di una distanza esatta non più implementabile né riducibile: un compromesso di pace tra popoli figli della stessa madre.