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ANTONELLO RUSSO

Le Corbusier e le sue "ville bianche"

Abstract

A partire dal manifesto della Maison Domino del 1914, delineabile come matrice germinale di una infinita estensione urbana, la ricerca di Le Corbusier compresa tra gli anni Venti e Trenta del Novecento allinea una sperimentazione sul tema della casa unifamiliare che ordina in sequenza gli spunti grammaticali di una sofisticata sintassi che avrebbe alimentato, in maniera significativa, l’architettura del Moderno. La coniugazione delle esigenze funzionali con la ricerca di una spazialità in grado di riconoscere la tensione ideologica di un’epoca assume in Le Corbusier dei connotati identitari che, discostandosi dal confortante fluire dei piani orizzontali wrightiani e dalle fluttuazioni parallele delle quasi coeve corti miesiane, riconosce nello spazio della casa il compimento di una esperienza rivolta ai bisogni dell’uomo e alla contemplazione della natura.