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PASQUALE MASSIMO PICONE

Le dinamiche coopetitive nell’ambito delle imprese multibusiness: un caso studio esplicativo

  • Autori: Amata R., Dagnino G.B, Minà A., Picone P.M.
  • Anno di pubblicazione: 2018
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/365130

Abstract

La letteratura economico-manageriale ha ampiamente esplorato l’efficacia della strategia di diversificazione (Benito-Osorio et al., 2012; Palich et al., 2000; Picone e Dagnino, 2016; Wan et al., 2011). In questo dibattito - che affonda le sue radici nei pioneristici contributi di Ansoff (1957), Chandler (1962) e Rumelt (1974) -, si inseriscono anche gli studi sulle relazioni di cooperazione e competizione tra le divisioni di un’impresa diversificata (o multibusiness). Se, da un lato, la cooperazione tra le divisioni di un’impresa multibusiness è da considerarsi una condizione indispensabile per l’emergere delle sinergie potenziali e latenti, dall’altro lato, le divisioni competono sovente fra di loro per l’assegnazione di maggiori risorse (in particolare quelle finanziarie) rispetto alle altre divisioni (Hill et al., 1992). La coesistenza di relazioni competitive e cooperative fra le divisioni appare di estremo interesse in una prospettiva economico-gestionale, soprattutto quando le divisioni in competizione si trovano a dover condividere risorse tangibili e intangibili, come avviene nelle imprese che hanno implementato una strategia di diversificazione correlata (Wan et al., 2011) e, anche in misura anche maggiore, nel caso di intra-industry diversification (Li e Greenwood, 2004; Zahavi e Lavie, 2013). Gli studi esistenti su coopetition (Bengtsson e Kock, 2014; Czakon et al., 2014a) mostrano come, al di là della convenzionale dicotomia competizione-cooperazione (Luo, 2007), la contestuale coesistenza di comportamenti competitivi e cooperativi fra attori (ossia la coopetizione), consente il perseguimento di una serie di vantaggi per entrambi gli attori (Brandenburger e Nalebuff, 1996), anche in termini di stimolo e di attivazione di processi innovativi (Gnyawali e Park, 2009). Tuttavia, gli studi su coopetition si sono principalmente focalizzati sulle relazioni interimpresa (Ritala et al., 2009) e al momento il tema delle relazioni coopetitive tra divisioni di imprese multibusiness risulta scarsamente investigato (Bengtsson e Raza-Ullah, 2016). Inoltre, si rileva che i pochi studi esplorativi su coopetition a livello intraimpresa mostrano anche risultati parzialmente contraddittori (Luo, 2005). Alla luce del contributo di Czakon et al. (2014b), si potrebbe argomentare che i risultati contrastanti sulla relazione tra coopetition e performance sono da attribuire al “paradosso interno” che caratterizza la relazione coopetitiva stessa. Dunque, per poter comprendere come si può gestire la coopetition all’interno di un’impresa multibusiness, occorre indagare le tensioni cooperative e competitive che emergono tra le divisioni e le attività dell’impresa (Le Roy e Fernandez, 2015; Raza-Ullah et al., 2014; Seran et al., 2016). In effetti, identificare le fonti delle tensioni cooperative e competitive e discutere i meccanismi di gestione può essere di supporto ai manager per comprendere in qual modo ciascuna divisione dovrebbe agire (Le Roy e Czakon, 2016; Le Roy e Fernandez, 2015). Pertanto, questo lavoro si pone l’obiettivo di indirizzare e rispondere alla seguente domanda di ricerca: in che modo le imprese multibusiness gestiscono le simultanee tensioni cooperative e competitive che sussistono tra le divisioni?