NUOVO RECUPERO DI REPERTI ARCHEOLOGICI DA MONTELEPRE (PA)
- Authors: Giovanni Polizzi; Rosa Maria Cucco; Olga Tribolato
- Publication year: 2017
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/621184
Abstract
Nell' agosto 2015 furono recapitate ai Carabinieri di Montelepre alcune scatole contenenti reperti archeologici, depositate da un anonimo davanti l'abitazione di un abitante del luogo (fig. 1). I Carabinieri contattarono prontamente la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, cui i materiali sono stati assegnati dall'autorità giudiziaria. Si tratta di un notevole gruppo di reperti databili tra l'età arcaica e l'età ellenistica; il buono stato di conservazione sembra indiziare la loro pertinenza a corredi di tombe e in particolare una provenienza dalla località di Manico di Quarara, dov'era situata la necropoli del centro indigeno di Monte d'Oro, da decenni deturpata da scavi clandestini. I reperti consegnati, in prevalenza di medie e piccole dimensioni (coppe, skyphoi, lucerne, lekythoi, gutti, brocche), comprendono vasi di produzione attica a vernice nera e a figure rosse e probabilmente di produzione coloniale; ceramica comune e vasi di produzione indigena, tra cui spicca un'hydria con motivo decorativo dipinto a bande e spirali. Si segnala una coppa a vernice nera, tipo C, con iscrizione incisa sul fondo del piede (vedi ultra, O. Tribulato), un'unica anfora, numerosi pesi da telaio 4. Tutti i reperti descritti, provengono probabilmente da scavi non autorizzati e da rinvenimenti fortuiti effettuati a Montelepre. Pertanto, la Soprintendenza, al fine di una loro valorizzazione nei luoghi di rinvenimento e di una sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti di questi beni quali "beni comuni" che, qualora detenuti da privati devono essere restituiti alla collettività , ha deciso di esporne una significativa selezione presso la Torre dei Ventimiglia (fig. 2), attuale sede del Museo Civico di Montelepre 5. RMC 4 Un ulteriore gruppo di otto pesi da telaio, alcuni con bollo (illeggibile) è stato consegnato ai Carabinieri a fine gennaio 2015. 5 I vasi esposti a seguito della consegna alla Soprintendenza sono stati restaurati da Giulia Terranova.