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ALESSANDRO PURPURA

La fisionomia del testamento tra volontà negativa e traduzione in regola successoria

Abstract

Sullo sfondo del rapporto tra la libertà testamentaria e le sue costrizioni, il saggio ricerca un nuovo punto di equilibrio tra la volontà ablativa del testatore, che ha rivitalizzato la riflessione scientifica sul contenuto negativo del testamento e, segnatamente, sulla clausola meramente diseredativa, e l’effettiva possibilità di tradurre in regola successoria una volontà testamentaria esplicita o implicita che sia stata ragione di frode per i creditori del legittimario leso o pretermesso.