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STEFANO MONTES

La società resiliente

Abstract

In questo contributo metto l’accento su alcune intersezioni (essenziale/effimero, natura/cultura; individuo/ società, etc.) che, sulla falsariga di Rosaldo, considero porose. Se parlo di intersezione è perché ho in mente una definizione di cultura meno ordinata e totalizzante, più dipendente dal posizionamento di individui e società nel tempo e nello spazio: “in contrasto con la prospettiva classica che vede nella cultura una totalità autosufficiente composta di modelli coerenti, sostengo sia possibile concepire quest’ultima come un insieme poroso di intersezioni nel quale distinti processi si incrociano tanto dall’interno, quanto al di là dei suoi confini. Tali processi eterogenei sono spesso conseguenza di differenze d’età, di genere, classe, razza e orientamento sessuale” (Rosaldo 2001: 61). Dopo aver preso in esame e discusso le diverse intersezioni prese in conto, concludo affermando che l’articolazione individuo e cultura non dovrebbe mai venire meno: nessuno dei due dovrebbe sparire per fare posto, per intero, all’altro. In questo senso, tornando all’intersezione di natura e cultura, si dovrebbe tenere inoltre conto del minuscolo e del dettaglio.