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STEFANO MONTES

I ricordi, la fotografia e l’epistemologia dell’antropologia

Abstract

Questo mio saggio, per quanto personale, intimamente vissuto, si inserisce in un quadro teorico che trova corrispondenza in una antropologia dell’esistenza (cfr. Jackson 2005; Jackson, Piette 2015). Per chiarire, si può dire che l’antropologia dell’esistenza mette l’accento sul vivere, anche ordinario, e su una nozione di identità più processuale, legata alla vita dell’individuo stesso visto in primo piano e non come sfondo sbiadito della cultura. Più particolarmente, per quanto mi riguarda, io cerco, in questo contributo, di mettere l’accento anche sui flussi di coscienza dell’individuo e su una articolazione del pensiero più fluido, meno eterodiretto. Al pari di altri elementi costitutivi in antropologia, quali l’identità e le relazioni sociali, io credo che sia importante esplorare il disordine in tutti i suoi aspetti, ivi compreso quello relativo al pensare ordinario e caotico.