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ROSA MARCHESE

Non ricorrere alla scusa che sei donna. Elvia, la madre di Seneca

Abstract

Parlare di “Roma al femminile” significa assumersi un compito complesso, come interpreti. È necessario individuare, in una letteratura scritta da uomini, quale sia stato il perimetro di azione e di espressione riconosciuto alle donne, in qualche modo incorporato nelle regole della società. Si tratta quindi di intendere quale idea di donna ogni autore proponesse o promuovesse, in rapporto ai generi letterari e alle situazioni comunicative in cui operava. Nella friabilità di questo terreno scivoloso si colloca la possibilità di leggere le figure femminili non più e non tanto come “oggetti” della rappresentazione artistica, ma come soggetti con i quali entrare in dialogo. Sulla base di queste premesse, al centro di questo contributo sarà la rappresentazione di Elvia, la madre, disegnata dal figlio Seneca.