RISONANZA MAGNETICA (RM) MORFOLOGICA E FUNZIONALE NELLO STUDIO DELL'ADENOCARCINOMA PROSTATICO (CAP)
- Authors: SALVAGGIO GIUSEPPE, CALAMIA MAURO, PURPURA PIERPAOLO, CANNIZZARO FABIO, LO CASTO ANTONIO, MIDIRI MASSIMO
- Publication year: 2014
- Type: Proceedings
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/99886
Abstract
Obiettivi didattici. Illustrare i reperti morfologici e funzionali del CaP, all'imaging RM. Introduzione. La RM è una metodica fondamentale nello studio del CaP; oltre all'imaging morfologico, permette importanti acquisizioni funzionali che aumentano la sua performance diagnostica. Tecnica d'esame. Lo studio RM della prostata prevede sequenze assiali t1, assiali, coronali e sagittali T2, DWI, sequenze spettroscopiche e sequenze perfusioni (GE T1w 3d fat-sat). In T1 la prostata ha intensità di segnale medio-bassa omogenea, senza possibilità di distinzione dell'anatomia zona e ghiandolare o d'identificazione di eventuali CaP. Queste sequenze permettono la visualizzazione di eventuali residui ematici post-bioptici e dell'interfaccia ghiandola/tessuto adiposo periprostatico. Le sequenze T2 pesate permettono una valutazione dell'anatomia zonale prostatica con la zona periferica iperintensa (ZP) rispetto alla zona centrale (GC). Il CaP si presente come un'area ipointensa nel contesto della normale ZP. Nelle sequenze perfusioni il CaP mostra un'intensa captazione (wash-in) con successiva rapida dismissione (wash-out) del mezzo di contrasto, comportamento meglio visibile grazie all'elaborazione di curve intensità /tempo che mostrano una morfologia differente rispetto al tessuto sano. Nelle sequenze DWI la minore diffusività delle molecole di acqua nel CaP si manifesta come iperintensità nelle immagini DWI ed ipointensità nelle mappe ADC con valore di ADC <1.24. La spettroscopia permete una valutazione metabolica della prostata: il CaP mostra incremento di Colina (Cho) e Creatina (Cr) con riduzione del Citrato (Ci) che si riflette in un incremento nel valore del rapporto Cho+Cr/Ci. Conclusioni. La RM ha un ruolo di primaria importanza nella identificazione, localizzazione , stadiazione loco-regionale e follow up del paziente con CaP.