ASSOCIAZIONE TRA INDICE DI RESISTENZA INTRARENALE E STIFFNESS AORTICA IN SOGGETTI CON MALATTIA RENALE CRONICA
- Authors: Mogavero, M; Geraci, G; Mulè, G; Geraci, C; D’ignoto, F; Cerasola, G; Cottone, S.
- Publication year: 2014
- Type: Proceedings
- Key words: INDICE DI RESITENZA INTRARENAL; ECO-DOPPLER ARTERIE RENALI; IPERTENSIONE ARTERIOSA; RIGIDITA' AORTICA; PULSE WAVE VELOCITY.
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/102007
Abstract
RAZIONALE. L’indice di resistenza intraparenchimale renale (IR), valutato mediante eco-color-Doppler, è stato classicamente utilizzato quale valido strumento di valutazione diagnostica e prognostica delle patologie renali. Studi recenti suggeriscono che i parametri emodinamici intrarenali, e l’IR in particolare, possano essere anche associati ad alterazioni vascolari sistemiche, nonché ad un incremento del rischio cardiovascolare. Tuttavia, dati contrastanti esistono in letteratura circa l'associazione indipendente tra IR e pulse wave velocity aortica (PWVa), indice di stiffness arteriosa, nonché espressione di danno d'organo subclinico. Scopo di questo studio è stato dunque quello di valutare la relazione esistente tra IR e PWVa in una popolazione di soggetti con ipertensione arteriosa e malattia renale cronica (stadi G1-G4 KDOQI). CASISTICA E METODI. Sono stati perciò arruolati 124 soggetti, di età compresa tra i 30 ed i 70 anni, consecutivamente afferenti al nostro Centro di Ipertensione. Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con ipertensione renovascolare, endocrina o con malattia renale cronica terminale (stadio G5 KDOQI). Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad eco-color-Doppler dei vasi intrarenali per la valutazione dei parametri emodinamici intraparenchimali. Il segnale Doppler è stato ottenuto a livello della giunzione cortico-midollare, in corrispondenza delle arterie interlobari. L’IR è stato calcolato come media di sei misurazioni (tre per ciascun rene). La PWVa è stata misurata mediante metodo oscillometrico computerizzato (Arteriograph). Il GFR è stato stimato equazione CKD-EPI. RISULTATI. I pazienti con PWVa>10 m/sec hanno mostrato valori più elevati di IR rispetto ai soggetti con PWVa<10 m/sec (0.67+0.06 vs 0.63+0.08; p=0.01). Inoltre, una correlazione statisticamente significativa è stata osservata tra IR e PWVa (r=0.350, p<0.001), e tale correlazione si è mantenuta anche dopo aggiustamento per vari fattori confondenti. CONCLUSIONI. I nostri risultati, mostrando una forte associazione indipendente tra l’IR renale e PWVa, sembrano confermare che l’IR può essere considerato un marker di alterazioni vascolari sistemiche e pertanto anche un predittore di rischio cardiovascolare.