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FRANCESCO MAGGIO

Prefazione

Abstract

L'architettura può essere 'raccontata' con testi e con nuove e inedite rappresentazioni percorrendo i luoghi della feconda interazione tra produzione teorica ed elaborazione digitale. Il disegno è, infatti, uno dei necessari strumenti della critica e, quando esso esplora architetture 'assenti', è un vero e proprio atto ermeneutico; questa considerazione permette di scacciare quell'antico fraintendimento per il quale il disegno di architettura è uno strumento inteso come semplice mezzo e non come qualcosa o per conseguire un preciso scopo. In tal senso il disegno digitale, per la sua straordinaria 'elasticità', è molto utile per l’analisi grafica di quei progetti di "architettura nel cassetto" che, per il loro essere pura espressione di un'idea 'incontaminata', possiedono una espressività maggiore dei progetti realizzati che sono spesso sviliti da compromessi dovuti a fattori esterni quali la committenza o l’aspetto economico.