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CASTRENZE MINASOLA

Collegia, legislazione associativa e lotta politica nella tarda repubblica romana

Abstract

Nella tarda Repubblica Romana, collegia, legislazione associativa e lotta politica sono stretti in un intricato nodo gordiano. Il I sec. a.C. è, infatti, caratterizzato dall’aspra lotta politica tra il partito degli optimates e quello dei populares, i collegia sono a questa battaglia politica in vario modo strumentalizzati, la legislazione associativa che li interessa è frenetica e spesso contraddittoria, perché espressione dei repentini cambi di potere tra optimates e populares, i cui leader ispirano pertanto una legislazione associativa strumentale ai loro contrapposti interessi politici. Tale contraddittorietà della legislazione associativa si coglie soprattutto tra primi interventi legislativi (s.c. del 64 a.C., lex Clodia de collegiis del 58 a.C., s.c. del 56 a.C.), ma, tuttavia, gradualmente si scioglie sullo sfondo del crescente potere triumvirale che prima, con la lex Licinia de sodaliciis di Crasso, cerca di contenere il fenomeno dei collegia illicita elettorali, poi, con la lex Iulia de collegiis, presumibilmente di Cesare, cerca di controllare l’intero fenomeno associativo, cercando di assoggettare al potere triumvirale, poi dittatoriale, proprio quei collegia che all’ascesa dei triumviri avevano dato un contributo determinante.