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ANTONINO MARGAGLIOTTA

Le case dell’acqua, Architetture dell’Ingegneria in Sicilia

Abstract

I serbatoi dell’acqua rappresentano un suggestivo tema progettuale, che si colloca tra l’ingegneria e l’architettura, nel quale gli aspetti tecnici si confrontano con i valori estetici e linguistici della costruzione; consentono di cogliere, infatti, la misura con cui certi aspetti dell’ingegneria si costituiscono come materiale su cui provare la necessità e la capacità del progetto di architettura. Nello stesso tempo costituiscono un capitolo poco noto dell’architettura nonostante si presenti particolarmente interessante dal punto di vista dei contenuti estetici in rapporto alle questioni tecnologiche, per le straordinarie relazioni che instaurano con i luoghi. I serbatoi idrici (come pure gli acquedotti) hanno, o forse hanno avuto nel passato, la vocazione di esprimere in modo elevato il senso ed il livello di rappresentatività dell’architettura: conservano l’acqua, un bene indispensabile alla vita organizzata di ogni comunità; risolvono la costante dialettica tra artificio e natura, propria di ogni costruzione; per il servizio svolto, concorrono a costituirsi come monumenti urbani in grado di rappresentare l’unità dell’urbs ed il valore della civitas.