Green small technology for neighbourhood regeneration: a southern case-study.
- Authors: BONAFEDE, G; GRISANTI, F; MAMI', A;
- Publication year: 2012
- Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/76052
Abstract
I rifiuti possono trasformarsi da problema ad opportunità se si transita da un’amministrazione del consumo e dello spreco ad una gestione che si proponga l’ottimizzazione nell’uso delle risorse e la valorizzazione degli scarti. Il trattamento della frazione organica dei rifiuti per la produzione di biogas, calore di processo e compost di qualità può rappresentarne un aspetto di forte rilievo. La scala di quartiere, indicata nel lavoro di ricerca che viene presentato, può consentire, per certi versi, la scomposizione della complessa realtà metropolitana e la declinazione efficiente del paradigma del principio di prossimità , dell’autosostentamento e del coinvolgimento delle comunità locali per la gestione dei rifiuti, soprattutto nelle periferie e nelle aree marginali. Il quartiere può, infatti, rappresentare un laboratorio per la nuova infrastrutturazione delle aree urbane in chiave sostenibile; in esso il riciclo dei rifiuti e degli scarti e la riconversione energetica possono essere importante occasione di traino per più ampie azioni di riqualificazione e rigenerazione strategica delle periferie. In questo caso le condizioni di abbandono, di incompiutezza e di marginalità in cui versano le periferie possono essere rilette come occasioni di nuove progettualità e di sviluppo, con un margine di libertà che i quartieri consolidati nel loro grado di definizione non consentono. La ricerca ha preso avvio da una proposta riproducibile e rimodulabile di implementazione di tecnologie innovative per il trattamento dei rifiuti organici con impianti di bio-digestione anaerobica di piccole dimensioni ma idonei a soddisfare le istanze di un quartiere. Il percorso di ricerca ha condotto alla verifica della fattibilità della proposta attraverso il puntuale prelevamento di una messe di dati necessari e attraverso l’elaborazione di dati indiretti che completano il quadro quali-quantitativo di riferimento. La configurazione di scenari alternativi ha consentito, anche attraverso il confronto, di effettuare un’analisi costi-benefici ed una valutazione, avendo come riferimento gli obiettivi del protocollo di Kyoto che mirano nel 2020 alla produzione del venti per cento di energia da fonte rinnovabile, al venti per cento di abbattimento delle emissioni climalteranti e al venti per cento di risparmio sui consumi di energia. Gli aspetti applicativi sono stati sviluppati con un caso-studio emblematico implementando la proposta nel quartiere suburbano di edilizia residenziale pubblica di Borgo Ulivia a Palermo, nel confronto con l’attuale situazione metropolitana e territoriale e con la pressante necessità di far fronte all’urgenza senza venir meno alla possibilità di azioni per un corretto recupero urbano.