Concezioni dei luoghi e figure dell’alterità : il mare tra i Wayuu.Seconda parte.
- Autori: Mancuso, A
- Anno di pubblicazione: 2011
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Parole Chiave: Wayuu; indigeni sudamericani; dicotomia selvaggio/domestico; alterità ; sistemi di classificazione
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/72740
Abstract
Tra i Wayuu, una popolazione indigena sudamericana che ha adottato l’allevamento di bestiame nel secolo XVII, il mare ha valenze simboliche differenti, che oscillano tra due poli opposti. Da una parte, esso è rappresentato come un luogo destinato a restare sotto il dominio del ‘mondo altro’, associato con la morte e le malattie;dall'altra, esso diventa un luogo addomesticabile e appropriabile. In questa seconda parte, esamino dapprima i modi in cui il mare compare nei miti cosmogonici, e del suo rapporto con l’immagine dei Bianchi; successivamente analizzo il legame tra la credenza secondo cui gli animali marini sono gli animali domestici di Pulowi, la signora del ‘mondo altro’, e quella che il bestiame abbia un’origine marina.