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UMBERTO LA COMMARE

Densità, complementarietà e qualità imprenditoriali per lo sviluppo locale

Abstract

Ricordo che da ragazzo provavo meraviglia quando, unendo con una matita i punti distribuiti su una pagina della Settimana Enigmistica, prendevano forma oggetti o animali. Da una distribuzione di punti, apparentemente casuale, man mano che procedevo unendo i punti, potevo intravedere il risultato finale. Il processo però era guidato da un sistema di numerazione e, infatti, a ogni punto era associato un numero. Unendo i punti seguendo la numerazione in ordine crescente, si vedeva emergere una forma che, a poco a poco, ero in grado di riconoscere. In questi anni mi sono reso conto che l’avvio di un’impresa, e anche la costruzione della nostra vita, è un percorso simile, così ci ha anche detto Steve Jobs durante il suo memorabile discorso del 2005 ai laureati di Stanford che culmina con l’augurio ai giovani: «Stay hungry. Stay foolish». Ma il percorso che unisce i punti della vita, di un’impresa o di un territorio è molto più complicato da trovare per il semplice fatto che i punti, nella realtà, nell’economia, non sono numerati. Queste brevi note nascono per cercare di capire come creare i punti e come unirli per immaginare lo sviluppo di un territorio delle aree interne della nostra regione.