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CATERINA LA CASCIA

Working memory e jumping to conclusions

Abstract

Differenti studi hanno riscontrato nei pazienti con diagnosi di disturbo psicotico una diffusa compromissione delle funzioni esecutive, in particolare della Working Memory, e una tendenza a prendere decisioni rapidamente dovuta ad errori nel processamento di raccolta delle informazioni presenti nel contesto (Jumping To Conclusion, JTC). Obiettivo del presente studio é quello indagare la presenza di una possibile correlazione tra Working Memory e Jumping To Conclusions in un campione di pazienti al primo episodio psicotico. Per il presente studio sono stati valutati 41 pazienti all’esordio psicotico (58,5% M), di età media 29,63 (DS=10,285) e 89 controlli sani (47,2% M), di età media 33,31 (DS=12,817). I dati hanno mostrato che il Jumping To Conclusions è presente in 45 degli 89 soggetti del gruppo di controllo (51,1%) e in 31 dei 38 individui del gruppo dei casi (81,6%). Dalle percentuali ricavate, si nota come il gruppo dei casi fosse più propenso a “saltare alle conclusioni” rispetto ai controlli (χ2=10,28; p=0,001). Per quanto riguarda i compiti di Working Memory, i pazienti psicotici hanno ottenuto punteggi peggiori rispetto ai controlli. Infine, le analisi di correlazione svolte all’interno del gruppo dei casi rilevano la presenza di una correlazione significativamente positiva tra il punteggio ottenuto al Beads Task e tutti i compiti di Working Memory: Digit Span (rho=0,28; p=0,003), Digit Symbol (rho=0,27; p=0,002), Arithmetic (rho=0,26; p=0,003) e Block Design (rho=0,29; p=0,001). I risultati esposti sembrano inoltre supportare, in accordo con la letteratura, l’ipotesi di una possibile correlazione tra alterazioni a carico della Working Memory e deficit di raccolta dati Jumping To Conclusions.