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DONATELLA LA MONACA

Le "topografie" conoscitive di Alberto Moravia

Abstract

“Io non viaggio nello spazio, ma nel tempo o se preferisci nella storia” afferma Moravia in una delle prime missive dal deserto, ribadendo come al di là dello spostamento fisico, del contatto diretto con i luoghi, la dimensione spaziale, con tutta la sua specifica fisionomia, rappresenti un crocevia di senso, la frontiera da cui muove la spinta cognitiva della sua scrittura, la ‘mappa’ sui cui si gioca la sua comprensione dell’uomo e delle sue dinamiche vitali. Sin dalle prime prove narrative e in modo crescente nel ferace cammino intellettuale ed artistico di Moravia, la delineazione dello spazio acquisisce, nella molteplicità delle sue diramazioni, la centralità di nucleo ideativo, metafora concreta, nella sua materiale descrittività,di disamine sociali, profili umani, snodi epocali. Nella rappresentazione dello spazio si inverano i mutamenti del tempo storico trasfigurati sulla pagina da uno ‘sguardo’ acuminato e implacabile.