Lo "scriba ramingo": il cammino poetico di Giuseppe Giovanni Battaglia
- Autori: La Monaca, D
- Anno di pubblicazione: 2015
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/128305
Abstract
"Ho smesso di scrivere in lingua siciliana nel 1978; è stata una bella esperienza, sono cresciuto confrontandomi giorno per giorno con il mio lavoro poetico, in una vera e propria simbiosi; sono intervenuto sulla lingua, da diversi punti di vista, non ultimo nella sua musicalità . Peraltro, ho tentato di far vivere anche nel mio verso, la fine della cultura contadina, cosa tutt’altro che facile" . Così si legge nella nota d’autore che Giuseppe Battaglia verga a suggello della seconda edizione, del 1988, dell’Ordine di viaggio, una silloge che, sin dall’impianto compositivo, rivela il reciproco alimento di cui dialetto e lingua italiana nutrono l’invenzione artistica del poeta di Aliminusa. Confluiscono, infatti, in quelle pagine, i versi in vernacolo realizzati in un percorso che, dalla Terra vascia (1969) alla Piccola valle di Alì ( 1972) a Campa padrone che l’erba cresce (1977), scandisce gli snodi costitutivi di un discorso poetico vocato a configurarsi, pur attraverso cesure, ripensamenti, rimodulazioni formali, come un ininterrotto itinerario intellettuale ed esistenziale.