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VINCENZO ROBERTO IMPERIA

I vescovati nella Sicilia normanna (secc. XI-XIII) : potestà normative e competenze giurisdizionali in un territorio multiculturale

Abstract

In Sicilia, durante l’età normanna (1060-1194), la progressiva costruzione di un rinnovato apparato politico-istituzionale, cominciata a partire dalla conquista dell’isola, si svolse in parallelo con la ricostituzione dei distretti diocesani, definitivamente scomparsi a seguito del plurisecolare dominio musulmano. Questa monografia racchiude i risultati di una ricerca condotta con l’obiettivo di analizzare complessivamente le fonti superstiti relative ai vescovati siciliani, a partire dalla fine dell’XI secolo sino alle soglie del mutamento dinastico che sancì l’avvento dell’età sveva. Nonostante la disomogeneità dei dati a disposizione, emerge come nel corso di poco più di un secolo, il ruolo svolto dalla gerarchia episcopale dell’isola fu di assoluto primo piano sotto più profili. Oltre agli officia connessi al ruolo di pastori delle singole comunità diocesane cui erano preposti, arcivescovi e vescovi operarono anche in veste di protagonisti qualificati nel trattare in seno alla corte regia i principali affari di governo e le più delicate questioni politico-diplomatiche che le vicende interne e internazionali del tempo ponevano. Lungi dal limitarsi a svolgere un ruolo meramente esecutivo, sia pure ad altissimo livello, soprattutto a partire dalla seconda metà del XII secolo molti presuli si dimostrarono capaci di contribuire a determinare la politica stessa dei sovrani siciliani, non raramente con esiti fondamentali per gli snodi storici dell’intero Regnum. Fra l’altro, la Sicilia del tempo si caratterizzava per la composizione multietnica del suo tessuto sociale. La coesistenza entro un medesimo ambito territoriale di Latini, Graeci, Iudaei e Saraceni costituì un fenomeno senza eguali nel panorama coevo. Il volume, pertanto, si concentra anche sull’esame del delicato equilibrio nell’interazione fra vescovi e comunità religiose eterogenee, pertentare di cogliere le motivazioni e gli orientamenti di matrice ideologica che, come sempre accade, trovarono il modo di innervarsi nella realtà storica per mezzo di uno degli strumenti a ciò più congeniali: il diritto.