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VINCENZO ILARDI

Facebook groups as citizen science tools for plant species monitoring

  • Authors: Marcenò, Corrado; Padullés Cubino, Josep; Chytrý, Milan; Genduso, Emanuele; Salemi, Dario; La Rosa, Alfonso; Gristina, Alessandro Silvestre; Agrillo, Emiliano; Bonari, Gianmaria; Giusso del Galdo, Gianpietro; Ilardi, Vincenzo; Landucci, Flavia; Guarino, Riccardo
  • Publication year: 2021
  • Type: Articolo in rivista
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/511034

Abstract

I social network sono canali di comunicazione utilizzati per condividere enormi quantità di dati, che possono essere utilizzati per la ricerca scientifica, anche nel campo della biodiversità. Per sapere quanto i dati ricavati dai social network possono integrare quelli raccolti per scopi scientifici, è necessario individuarne i bias. Utilizzando i dati estratti da un gruppo Facebook specializzato nella flora vascolare siciliana, abbiamo analizzato quali sono i caratteri che aumentano la probabilità che una pianta spontanea venga fotografata e postata su un social network. A tal fine, abbiamo confrontato frequenze e attributi delle specie fotografate dai membri del gruppo Facebook con quelli delle specie registrate nel database EVA, relative a 6.366 rilevamenti vegetazionali della Sicilia. I nostri risultati suggeriscono che i dati provenienti dal gruppo Facebook analizzato sono affetti da bias diversi da quelli relativi a dati floristici raccolti per altri fini, ad esempio, per il rilevamento della vegetazione. I membri del gruppo Facebook hanno intercettato con maggior frequenza specie aliene e specie rare rispetto a quanto rilevato da chi studia la vegetazione, dimostrando che i dati contenuti nei social network offrono un importante complemento a quelli raccolti dagli scienziati per fini di ricerca. Sintesi e applicazioni. Malgrado Facebook non supporti la georeferenziazione dei dati, né una query per l'accesso e l'analisi degli stessi, esso rappresenta una potenziale fonte di dati sulla biodiversità, utili per integrare quelli raccolti da botanici professionisti. Il principale vantaggio dei dati provenienti dai social network è il loro elevato dinamismo, poiché registrano la presenza di una data specie quasi in tempo reale. Pertanto, i dati raccolti da gruppi Facebook moderati da esperti possono risultare utili (1) per monitorare le dinamiche di popolazione di specie minacciate ed esotiche; (2) come informazioni aggiuntive sulla presenza di specie rare, in particolare per quelle che maggiormente attraggono i botanici dilettanti, come le orchidee; (3) per individuare tempestivamente la presenza di nuove esotiche potenzialmente invasive; (4) per studi fenologici, in particolare per monitorare l’inizio della stagione di fioritura delle specie.