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VINCENZA GAROFALO

La rappresentazione digitale per l’accessibilità al patrimonio culturale

Abstract

Da diversi anni, la rappresentazione digitale ha assunto un ruolo fondamentale nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale, introducendo nuove modalità operative. Allo stesso tempo e con frequenza sempre maggiore siti monumentali, musei e istituzioni culturali si avvalgono di applicazioni e installazioni che, grazie all’impiego di tecnologie di uso comune, adoperano il linguaggio multimediale per consentire l’accessibilità virtuale ai Beni Culturali. Questo contributo racconta brevemente alcuni esempi di approcci e applicazioni pensati per assicurare accessibilità tattile, sonora o virtuale a un’utenza ampia e variegata. Sono qui analizzati approcci differenti che favoriscono il superamento di barriere mediante la realizzazione di prodotti pensati per accedere, fisicamente o virtualmente, alle caratteristiche morfologiche, spaziali e sonore di un luogo o di un’opera d’arte. L’uso di realtà aumentata/virtuale consente la fruizione di siti per diverse ragioni non accessibili, di configurazioni architettoniche o urbane non più esistenti, simulando in tempo reale una realtà spaziale virtuale e visualizzando, in un contesto fisico, le trasformazioni intervenute nel tempo, la ricostruzione digitale di assetti ormai perduti o di soluzioni progettuali mai realizzate. In tal modo, il visitatore, che si muove nello spazio reale, fruisce di una prospettiva immersiva e può operare un confronto tra realtà attuale e ricostruzione digitale, senza limiti spaziotemporali.