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ILARIA GRIPPAUDO

Music, Religious Communities, and the Urban Dimension: Sound Experiences in Palermo in the Sixteenth and Seventeenth Centuries

Abstract

Negli ultimi anni la ricerca musicologica ha rinnovato il proprio interesse nei confronti delle istituzioni musicali palermitane, sottolineando l'importanza della ricerca d'archivio per condurre a una ricostruzione del modo concreto in cui la musica risuonava in un contesto specifico. Questo approccio parte da una visione che considera l'elemento musicale quale componente essenziale dell'esperienza urbana, secondo i modelli della cosiddetta 'Urban Musicology' che riconosce la funzione svolta da tutti i luoghi di un dato spazio, non soltanto dalle grandi chiese con le loro cappelle musicali, ma anche dalle istituzioni meno in vista. In questa prospettiva occorre considerare il concetto di “suono” in senso più ampio. L'approccio urbano permette infatti di comprendere la ricchezza di un paesaggio sonoro variamente formato da voci, strumenti, campane e rumori che caratterizzavano gli eventi pubblici in Sicilia. Attraverso la componente sonora, le congregazioni religiose più rilevanti si imponevano nello scenario urbano, permeando il territorio con frequenti esibizioni e spesso entrando in competizione per il controllo dello spazio anche sul piano musicale. L'obiettivo di questo contributo è quello di fornire una panoramica della vita musicale palermitana tra Cinque e Seicento, soffermandosi in particolare sulle chiese monastiche e sottolineando il contributo musicale di quest'ultime alle più importanti cerimonie all'aperto.