Incremento della temperatura lungo la superficie radicolare durante la tecnica dell’onda continua di condensazione
- Authors: CUMBO, E; RUSSO, R; COVAIS, A; PASSARELLO, S; LA PICA, A; GALLINA, G
- Publication year: 2008
- Type: Proceedings
- Key words: temperatura radicolare, onda continua, termocamera
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/41312
Abstract
INTRODUZIONE: Le temperature raggiunte degli strumenti portatori di calore, durante la condensazione a caldo della guttaperca, sono molto elevate. Ciò potrebbe rappresentare una fonte di danno iatrogeno a livello delle strutture parodontali sottoposte ad un eccessivo stress termico. SCOPO DEL LAVORO: Valutazione termografica a infrarossi dell’incremento della temperatura lungo la superficie radicolare, durante la tecnica dell’onda continua di condensazione. MATERIALI E METODI: Venti incisivi laterali mascellari, estratti per motivi parodontali, sono stati selezionati e alesati con M-two. In tutti i campioni è stata eseguita un’otturazione canalare mediante coni di guttaperca non standardizzati (Fine-Medium) e il System B (250°C), con un plugger FINE portato a 4 mm dalla LDL. Durante ciascuna otturazione canalare i cambiamenti di temperatura sono stati misurati e registrati mediante una Termocamera a infrarossi (IR FlexCam Thermal Imagers Ti45FT; Fluke Corporation, Everett, USA) ad intervalli di 2sec. per un periodo di 60sec. Una termocoppia in cromo-alluminio di tipo K, connesse a un termometro digitale, è stata posizionata nel terzo medio della superficie radicolare mesiale di ciascun elemento. RISULTATI: I risultati ottenuti evidenziano una temperatura media, durante l’intera fase di otturazione canalare, di 39,44 ± 1,15°C con valori massimi nella la fase di inserimento del plugger e di separazione, fino a raggiungere livelli massimi di 48,9°C. CONCLUSIONI: Durante la tecnica dell’onda continua di condensazione si realizzano due picchi di temperatura, il primo causato dall’inserimento del plugger all’interno del canale, il secondo durante la fase di separazione. Prendendo in considerazione gli spessori dentinali esigui degli elementi in esame, gli incrementi di temperatura raggiunta superano i 10°C limite stabiliti oltre i quali si posso verificare danni ai tessuti parodontali. Probabilmente l’assenza di un circuto vascolare periapicale e la selezione di elementi con ridotti spessori dentinali sta alla base di incrementi di temperatura rilevati.