Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

EMANUELA GAROFALO

Giovanni Paternò Arcivescovo di Palermo (1489-1511): un committente tra gotico e rinascimento

Abstract

Membro di una famiglia aristocratica siciliana e appartenente all’ordine benedettino, Giovanni Paternò ottenne la nomina ad arcivescovo di Palermo nel luglio del 1489, dopo una lunga permanenza alla guida della diocesi maltese. “Dottissimo” secondo il canonico Antonino Mongitore, che ne offre un sintetico profilo biografico, si interessò anche di questioni architettoniche, mostrando preferenze che spaziano dalle soluzioni più aggiornate del tardogotico mediterraneo e del mondo della costruzione in pietra da taglio, al linguaggio all’antica veicolato dagli scultori del marmo bianco (marmorari). Il contributo mette a fuoco la figura di questo committente e il contesto culturale nel quale si svolse la sua attività come promotore di imprese architettoniche, attraverso lo studio delle fonti coeve rintracciate, l’analisi diretta delle opere dallo stesso patrocinate ancora esistenti, ipotesi ricostruttive relative alle opere scomparse e il confronto con altre opere esistenti in possibili contesti di riferimento del committente e dei suoi artefici di fiducia.