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EMANUELA GAROFALO

Palermo al tempo dei Trastámara (1416-1516): la dimensione multiculturale del cantiere di architettura

Abstract

La posizione geografica e il ruolo politico della città, nell’isola più grande e baricentrica del bacino del Mediterraneo occidentale, hanno fatto di Palermo un naturale crocevia di genti e culture di diversa origine, nella sua storia millenaria. La compagine urbana ha pertanto assunto una connotazione multietnica, costante ma mutevole nelle sue componenti nel corso del tempo, tornata oggi di evidente attualità. Questo contributo si propone di inquadrare tale connotazione della capitale siciliana in un arco cronologico di circa un secolo - coincidente con i regni di Alfonso il Magnanimo, Giovanni II e Ferdinando il Cattolico, momento cruciale nella transizione dal medioevo all’età moderna - e attraverso il filtro offerto dai mestieri della costruzione e dal cantiere di architettura. L’ambito cronologico e tematico prescelto offrono testimonianze documentali e materiali di convivenze e confronti dialettici tra individui e piccole comunità di diversa provenienza, che hanno contribuito a definire assetti e aspetti della città di Palermo in parte ancora oggi osservabili.