Discontinuità dei materiali in architetture siciliane d’età moderna
- Autori: Garofalo, E; Nobile, R; Sutera, D
- Anno di pubblicazione: 2016
- Tipologia: Proceedings
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/232757
Abstract
Tre serie di esempi, legate alla scelta di operare una cosciente discontinuità dei materiali da costruzione, disegnano altrettante modalità di azione che la storia dell’architettura è chiamata a spiegare. Non si tratta infatti solo di registrare le componenti che delineano una tecnica costruttiva ma di svelarne i quozienti di eccezionalità e le possibili relazioni con esperienze precedenti. Il primo caso (a cura di M.R.Nobile) è legato a un trasferimento di tecniche costruttive (riferite alle volte tabicadas). Ulteriori esempi (a cura di E. Garofalo) ruotano intorno alla “scoperta” o “riscoperta” delle potenzialità di un materiale locale, la pietra pomice. Il terzo ambito di ricerca relativo all’uso del metallo nelle strutture (a cura di D. Sutera) affonda le sue radici in un passato più nebuloso e in ricerche che disegnano una geografia non convenzionale delle sperimentazioni.